12 DICEMBRE 2011

Conversazioni sull'educazione

In collaborazione con Riccardo Mazzeo

Zygmunt Bauman

Presentazione del libro

Qual è il ruolo dell’educazione in un tempo che ha smarrito una chiara visione del futuro e in cui l’idea di un modello unico e condiviso di umanità sembra essere il residuo di un’era ormai conclusa? Quale ruolo dovrebbero rivestire gli educatori ora che i giovani vivono una profonda incertezza rispetto al loro futuro, i progetti a lungo termine sono diventati più difficili, le norme tradizionali sono meno autorevoli e flussi sempre più cospicui di persone hanno creato comunità variegate in cui culture differenti si ritrovano a vivere fianco a fianco senza più essere unite dalla convinzione che l’altro verrà prima o poi assimilato alla «nostra» cultura?

Posti di fronte alle sconcertanti caratteristiche del nostro mondo liquido moderno, molti giovani tendono a ritirarsi – in alcuni casi nella rete, in giochi e relazioni virtuali, in altri casi nell’anoressia, nella depressione, nell’abuso di alcol o droghe – nella speranza di proteggersi così da un universo oscuro e vorticoso. Altri si lanciano in forme di comportamento più violento come le guerre tra bande o i saccheggi perpetrati da chi si sente escluso dai templi del consumo ma è avido di partecipare alla funzione. Tutto questo avviene mentre i nostri politici restano a guardare, distratti e indifferenti.

In questo breve libro Zygmunt Bauman – il più grande teorico sociale della nostra contemporaneità, qui in conversazione con Riccardo Mazzeo, un intellettuale suo amico – riflette sulla situazione delle ragazze e dei ragazzi di oggi e sul ruolo dell’educazione e degli educatori in uno scenario dove le certezze dei nostri predecessori non possono più essere date per scontate.

Rivolto a

Argomento

Pedagogista; Educatore professionale; Psicologo; Formatore; Insegnante curriculare; Insegnante di sostegno; Genitore

Lavoro sociale e politiche di welfare > Sociologia e ricerca sociale

Educazione e didattica - Metodi e teorie > Pedagogia

La conferenza che è stata il 4 Dicembre 2011 è stata molto interessante sopratutto quando parlava dei

giovani di oggi del loro futuro, ma non solo quando studiano al liceo e poi ci cercano un lavoro ma

quando vanno all'università e poi dopo la laurea non trovano un lavoro adeguato negli studi

che hanno fatto.

In Inghilterra quanto devono andare l'università devono pagare 9mila sterline che invece di 3mila sterline.

Poi son certi che lasciano università e fanno dei progetti per internet ad esempio:

quello che ha fondato facebook, l'inventore Apple Steve Jobs e poi altri ed eccetera.

Poi andando avanti sul discorso dei giovani che ha detto Bauman nel 99,9% dice che studiare o non studiare

forse è inutile o non è inutile.

Vorrei farvi una domanda: Secondo voi studiare è inutile? Per me no. Per me l'educazione dei giovani di oggi

non hanno l'educazione adeguata e severa dai genitori d'oggi.

PS. Nota bene che non tutti son così i giovani.

Vorrei dirvi una domanda ma secondo voi i genitori li guardano i propria figli adolescenti?

I figli di papà (anarchici) come mai non voglio lavorare?

E per finire un ultima domanda Ma sapete perché alcuni politici italiani non usano la propria testa che invece a

pensare solo la finanza e hai propri soldi?

Ciao e poi mi rispondete le mie domande molto da far discutere a tutti noi.

Recensione di Lorym